La psicologia di controllare le email

Data di pubblicazione: 30-1-2016

La psicologia di controllare le email - EMT Blog best practice e consigli sul direct email marketingNormalmente ognuno di noi controlla l’email ogni 60 minuti. Ancora più normalmente, nemmeno la controlleremmo. Invece l’email è sempre lì, a distrarre la mente, interrompendo il nostro lavoro e rendendoci stressati e improduttivi. L’email è un mostro?

In quanto persona che si occupa di marketing, avrai bisogno di capire come funziona l’ossessione dell’email, proprio per poter progettare campagne sempre più efficaci. Se condivideremo la psicologia del controllo dell’email, potremo creare l’email che il nostro utente vuole leggere, e avere successo nell’interazione con lui. Ecco qualcosa che dovresti conoscere meglio:

– Controllare l’email causa dipendenza: ne soffrono in molti, è dovuto a un meccanismo di condizionamento. Normalmente sarebbe parte della vita comune, ma nel caso dell’email, è come se la nostra mente imparasse che se facciamo qualcosa, avremo qualcosa in ritorno. L’azione – il controllo dell’email – è rinforzata dalla conseguenza: troviamo un’email.
Consiglio: Anche se le persone potrebbero odiare l’email, amano il piacere di ricevere email: assicuratevi che state mandando il contenuto giusto alla persona corretta, solo così le persone collegheranno i vostri messaggi a una sensazione positiva
– Controllare l’email è una enorme distrazione. Ci vuole poco per distrarsi ma molto di più per ritornare al proprio lavoro: l’email è la prima causa di questo meccanismo. Anche se crediamo di stare lavorando, l’email lavora parallelamente a noi.
Consiglio: distraete i clienti nel modo giusto. Assicurate loro che non porterete via troppo tempo, fateli sentire produttivi, farete esattamente ciò che la loro mente desidera sentirsi dire.
– Guardare l’email significa procrastinare qualcosa: distrarsi e rimandare, due comportamenti
negativi che portano a non fare ciò che dovremmo. L’email è un buon modo di procrastinare: ci sentiamo più giustificati rispetto al perdere tempo guardando un video. Ma se il pensiero che guardare l’email ci porterà via solo pochi minuti, i minuti sono sempre di più.
Consiglio: mandate email brevi, la gente penserà di liberarsene più velocemente. Il trucco è creare una catena di piccoli step, ogni tratto della sequenza darà all’utente la sensazione di stare completando qualcosa.
– L’email viene controllata più volte di quanto ciascuno possa pensare di farlo. Un’urgenza irresistibile, che ci porta a controllare la posta anche mentre non ce ne rendiamo conto.
Consiglio: spesso non serve industriarsi troppo su come inviare l’email nel modo e nel momento migliore. Molte persone controlleranno comunque l’email tutto il tempo.
– L’email ti fa perdere tempo. È ovvio. Ma è anche necessario, al contrario, controllarla spesso per lavoro.
Consiglio: rispetta il tempo che le persone passano a controllare la posta. Vogliono poter velocizzare questa attività, e tu allora comunica nel modo più incisivo e breve, pochi fronzoli e un chiaro invito all’azione.
– Controllare l’email spesso ci fa sentire delusi: la controlliamo tutto il tempo, ma non sa renderci felici.
Consiglio: trovate un antidoto a questa tristezza, incentivate il senso di benessere nell’utente!
– Controllare l’email ci stressa: o sarebbe più stressante il non farlo? Sono molti gli studi riferiti a questo fenomeno. La soluzione? Smettere di controllare l’email.
Consiglio: se l’email causa stress, fornite un’occasione di fuga a chi vi legge. Colori, oggetto, tono e contenuti possono notevolmente ridurre la sensazione di stress e portare l’utente a un’interazione con voi.
Dipendenza, perdita di tempo, stress: capire questi fattori vi permetterà, nonostante tutto, di portare avanti una campagna email di successo.

Please follow and like us: