È inevitabile: qualsiasi campagna di email marketing avrà sempre una fetta di non-responders, ovvero di utenti non coinvolti, inattivi.
Per quanto ci piacerebbe che questa percentuale di iscritti fosse pari a zero, uno degli scopi centrali di una buona campagna DEM è di contenere il numero di questi clienti.
È bene quindi avere una buona strategia per ricontattare i non-responders, il modo in cui interagite con questa fetta di iscritti ha infatti un impatto pesante sulla performance del vostro lavoro. Partiamo quindi descrivendo quello che dovete evitare di fare:
– trattare tutti i non-responders allo stesso modo. Vanno tenuti in conto, infatti, molteplici fattori come da quanto tempo l’utente è iscritto e da quanto non interagisce, in quale modo si è iscritto (tramite eventi/social media/offerte/ecc..), se resta in contatto con il vostro brand attraverso altri canali (es. app), se ha già usufruito dei vostri servizi o meno, ecc.
– tralasciare i tentativi di ricontattare i non-responders. Rimane importante infatti capire per ogni tipologia di utente inattivo quale sia la strategia migliore di DEM, senza focalizzarsi solo sulla fetta di utenza attiva a discapito di quella inattiva. Continuare a ragionare, a profilare e a testare nuove soluzioni resta infatti l’unico modo per recuperare l’interazione con i non-responders e guadagnare in efficacia (riuscendo così anche a prevenire altri abbandoni).
Qualche suggerimento su cosa fare, però, c’è:
– capire cosa non ha funzionato tra le vostre email e le aspettative degli iscritti. Il modo migliore per ottenere questo risultato è attraverso un breve questionario in cui evidenziare il perché l’utente si è iscritto e quali tra i vostri contenuti trova interessanti e quali no. Se le due risposte sono molto distanti tra loro è giunto il momento di cambiare qualcosa nella vostra strategia DEM.
– personalizzare il più possibile il messaggio, ad esempio per un ristorante o un albergo il numero di visite che avete effettuato presso la struttura o gli ultimi acquisti effettuati presso la vostra azienda.
– provate a cambiare il canale su cui viaggia la vostra campagna. Se l’email non funziona proprio (magari ha semplicemente cambiato indirizzo) c’è sempre la possibilità di inviare una cartolina promozionale a casa o di fare speciali offerte tramite i social agli utenti che ritorneranno sul vostro sito per usufruire dei vostri servizi.