Come funzionano i filtri antispam? 6 consigli per non venire etichettato spammer

Data di pubblicazione: 17-2-2015

Come funzionano i filtri antispam? 6 consigli per non venire etichettato spammer - EMT Blog best practice e consigli sul direct email marketing

Prima o poi capita a tutti di inviare un’email e vedersela bloccata dai filtri antispam. Di solito, chi invia newsletter e campagne di email marketing per professione se ne accorge quando invia un’email di prova al cliente e quest’ultimo, dopo qualche ora, afferma di non averla mai ricevuta.

Spesso in questo modo si scopre che l’email realizzata con attenzione e cura è stata considerata spam ed è finita nella sezione della posta indesiderata.

Perché email legittime spedite ai legittimi destinatari vengono bloccate così?

I filtri antispam funzionano in modo diverso tra loro e hanno diversi gradi di sensibilità.

La maggior parte dei filtri antispam passano in screen le email inviate, identificano alcune caratteristiche sospette e ad ognuna di esse assegnano un punteggio. Alla fine, attribuiscono un punteggio totale all’email e, se questo supera una certa soglia, in genere stabilita dall’utente stesso, il messaggio finisce nella cartella spam oppure non viene recapitato per niente.

 

Ecco 6 consigli per non venire etichettato come spammer

Per prima cosa, occorre evitare i tipici comportamenti degli spammer, impegnarsi a scrivere email professionali e di qualità e inviarle solo a chi ne ha fatto esplicita richiesta non basta.

Ecco gli errori più comuni:

  1. Parole spam da evitare

Evitare di usare troppe volte nella stessa email parole o espressioni come: clicca qui!, soldi facili, gratuito, omaggio, ecc.

  1. Punti esclamativi

I punti esclamativi non sono da eliminare in toto, ma cercare di non abusarne.  E’ consentito mettere qualche punto esclamativo ogni tanto. L’errore tipico è terminare ogni frase con un punto esclamativo o, peggio ancora, con due o tre punti esclamativi di seguito.

  1. Testo in maiuscolo

Meglio farsi notare per la qualità dei contenuti che per i caratteri cubitali. Scrivere il testo tutto in maiuscolo, per dargli più evidenza, equivale a strillare: EHI SONO QUI METTIMI NELLO SPAM.

  1. Colori del testo

È meglio evitare di scrivere un testo in colori accesi e optare per tonalità più sobrie.

  1. Codice HTML

Se si invia un’email in HTML, assicurarsi che il codice sia corretto. Mai creare l’HTML in modo artigianale, ad esempio convertendolo da un documento Word.

  1. Usare un’immagine sola

La best practice è inserire una quantità bilanciata di testo e immagini. Molti programmi di posta, infatti, consentono agli utenti di segnalare i messaggi che ritengono indesiderati, e qui entra in gioco la reputazione del mittente. Se il destinatario non si fida del mittente, se il destinatario non ha richiesto i suoi messaggi, è probabile che lo segnali come spammer.

Il provider che fornisce il servizio di posta potrebbe inserire l’indirizzo mittente in una black list e impedire che ai propri utenti arrivino messaggi indesiderati.

Anche in questo caso, è indispensabile costruirsi una solida reputazione in rete, rispettando le regole e gli utenti e mantenendo sempre puliti e aggiornati i propri database.

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