A/B test: un utile strumento per migliorare le tue campagne

Data di pubblicazione: 3-4-2015

A/B test: un utile strumento per migliorare le tue campagne - EMT Blog best practice e consigli sul direct email marketingEsiste un test, storicamente noto come A/B test (o split testing) che permette di inviare una duplice versione della stessa email a un ristretto gruppo di destinatari A e ad un altro piccolo gruppo di destinatari B per valutare le rispettive reazioni e “correggere il tiro” della propria comunicazione. Inutile e dispersivo?

Tutt’altro: a fronte di qualche ora di investimento per mettere a punto il test, potrete sperare di incrementare la lettura delle vostre email e i relativi click al loro interno semplicemente analizzando i risultati dell’invio dall’impatto rilevato sull’utenza A e B della vostra comunicazione.

Cambierete idea non appena valutati i meriti dell’A/B test e i suoi punti di forza.

Integrare nel vostro piano di email marketing anche una fase progettuale che sfrutti l’A/B test potrebbe aprirvi nuove strade e ampliare nettamente il vostro pubblico, ma soprattutto vi darà accesso a una miniera di informazioni utili sui vostri possibili clienti, che potrete poi sfruttare a vostro vantaggio. La prova offerta dal test vi permetterà di analizzare e studiare i risultati conseguenti all’invio delle due versioni di mail: potrete sperimentare differenti modi di presentare l’oggetto, i contenuti e gli elementi che compongono la vostra comunicazione, e rispetto a tutti questi fattori potrete poi monitorare parametri come lo scrolling, i click, il tempo di lettura. Una volta valutati i rispettivi dati dell’invio al gruppo di utenti A e B, avrete acquisito nuove informazioni su come strutturare al meglio la vostra email, e potrete inviare la versione “vincitrice”, ottimizzata secondo le preferenze del gruppo A o B, al gruppo di utenti restanti.

Certo, gli elementi della email coinvolti in questa prova sono tanti, e molto diversi tra loro, ecco perché il test va accuratamente pensato e progettato con il preciso scopo di indagare l’utenza su una serie di aspetti dei quali dovete valutare l’efficacia. I risultati potrebbero essere sorprendenti: non è detto, infatti, che la maggior parte delle persone pensi – e clicchi – come voi immaginate. Ecco allora un altro ottimo motivo per provare i risultati di un invio che, nella vostra campagna, costituirà un tassello di estrema importanza.

L’A/B test andrà studiato e preparato con attenzione, mirando a sondare via via diversi elementi ai quali imparerete a dare massima attenzione durante il lavoro di pianificazione della vostra strategia. A titolo di esempio, e senza scendere nei dettagli del complesso mondo dell’email, ci sono tre elementi sui quali potreste concentrarvi per imparare a sfruttare al meglio un test di tipo A/B.

Partiamo dal primo e immediato: l’oggetto della vostra email, generalmente l’elemento della email che dovrebbe “agganciare” il vostro lettore, incuriosendolo e portandolo ad aprire la email invece che a cestinarla. L’oggetto potrebbe essere più o meno lungo, contenere numeri, porsi come assunto o invece come domanda: inviare due versioni e testare quale avrà più successo nel lettore costituirà un’utile prova di tipo A/B. Potreste agire poi sulla scelta del mittente da visualizzare, altro elemento collegato a un successo più o meno esteso della vostra campagna. E infine, il grande campo di cui tenere conto al meglio: il contenuto della email, diversificato caso per caso, ma fondamentale nel catturare l’attenzione di chi vi sta leggendo.

Lavorare con attenzione sui test A/B vi permetterà non solo, nell’immediato, di capire meglio le abitudini dell’utente-lettore, futuro cliente, ma si confermerà uno step indispensabile per lavorare sul suo coinvolgimento nella vostra comunicazione e quindi sulla fidelizzazione nei confronti della vostra azienda.

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